Autore: Francesca Patuzzi

“Che cosa metti in valigia quando viaggi? Te stesso. 
Non sai chi incontrerai sul tuo cammino: con qualcuno ti sentirai subito in sintonia, con altri sarà più difficile anche solo chiacchierare. 

E questo dipenderà molto più da te che dall’altro!”

Con questa stimolante premessa, nella splendida cornice delle colline toscane, abbiamo trascorso un weekend esplorando insieme l’Essere Guida in tutte le sue sfaccettature.

La Guida è prima di tutto una Persona in viaggio, che si relaziona con altre Persone, anch’esse in viaggio. Sulla strada percorsa insieme, oltre ai panorami offerti dalla Natura, un occhio attento e consapevole può cogliere aspetti di sé in continuo cambiamento.

Ognuno di noi parte con aspettative, sogni, progetti e immagini di come vorrebbe che fosse il proprio viaggio e, a volte, si ritrova a gestire relazioni difficili o ad affrontare situazioni complesse, che possono ribaltare le sorti di un’esperienza.

Per una Guida che accompagna il gruppo durante tutti i suoi “spostamenti”, essere consapevole di ciò che determina ogni atteggiamento può fare la differenza. Osservando e ascoltando il proprio “dialogo interno” può generare un dialogo efficace anche con gli altri: può persino gestire situazioni conflittuali e trasformarle in occasioni di crescita. Può arrivare a provare gratitudine verso chi gli regala la preziosa occasione di conoscersi più a fondo e dare al viaggio un significato maggiore, al di là dei confini geografici entro i quali si svolge.

Il successo di un Tour organizzato non è solo determinato dalla bellezza del luogo che si visita, dal rispetto del programma di viaggio, dalla qualità degli alloggi… quello che resta nel ricordo di tutti è anche l’aver fatto nuove amicizie e costruito buone relazioni.

Da dove cominciare se non da sé stessi? Il BenEssere Guida parte da qui.

Un grazie di cuore a Paolo, Elena e Laura: tre meravigliosi “compagni di viaggio”, tre Guide consapevoli.